Nel 2003 la fisarmonica figura tra i
corsi estivi dell’ Accademia Chigiana,
momento storico nel panorama degli eventi legati
all’affermazione della fisarmonica da concerto. Viene
invitato a tenere un seminario Teodoro Anzellotti,
fisarmonicista di spicco nel panorama attuale, a cui hanno
dedicato importanti pagine Luciano Berio, Salvatore
Sciarrino, Aldo Clementi, solo per citare i nomi più noti.
Ma la fisarmonica viene anche inserita nel
Laboratorio di musica contemporanea, cioè nell’
ensemble strumentale destinato ad eseguire i brani
scritti dagli allievi del corso di Composizione
tenuto da Azio Corghi. Il fisarmonicista del gruppo sono
io.
Infatti, quando il Maestro Corghi mi ha
chiesto di collaborare al gruppo in qualità di
fisarmonicista, ho accettato con gioia. Ho avuto così la
fortuna di suonare accanto a strumentisti di chiara fama,
quali il clarinettista Marco Ortolani, il violinista
Duccio Ceccanti, il violoncellista Vittorio Ceccanti e il
percussionista Maurizio Ben Omar; ad essi aggiungo anche
il regista del suono nonché operatore live electronics
Francesco Scagliola. Ma ho anche avuto la fortuna di veder
nascere alcune ottime nuove composizioni per
fisarmonica, e collaborare alla loro stesura. E’
appunto a queste che facevo riferimento poc’anzi: mi
sembra doveroso darne una breve descrizione, poiché
esse rappresentano un’ulteriore, importantissima tappa
nella suddetta rinascenza del nostro strumento. 
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