
"Trivium "
Rojac Corrado - Fisarmonica da concerto
Recensioni
Pubblichiamo qui alcuni
frammenti da recensioni riguardanti il CD di Corrado Rojac.
“Lo strumento dei balli
rurali ha ben poco a che fare con
organi in miniatura
come quello, per l’occasione, imbracciato da Corrado
Rojac, giovane virtuoso che vanta il primato di essere
stato il primo strumentista del genere a diplomarsi
regolarmente presso un Conservatorio. Il titolo del CD,
Trivium, allude alle tre vie che si aprono al
fisarmonicista colto: il repertorio barocco per
strumenti da tasto; l’approfondimento della
letteratura specifica; la letteratura
contemporanea. La porta al variegato percorso è
rappresentata da Frescobaldi, di una fluorescenza bizzarra
che ben si presta alla vertiginosa digitalità del solista,
la cui arte della spezzatura conferma quel carattere di
musica d’uso che il compositore intese conferire alle sue
Toccate. Pago (giustamente) dell’escursione barocca, Rojac
la completa aggredendo il ben temperato massiccio
bachiano, che dimostra, una volta in più, di trarre da
tutto ciò che fa neutralità timbrica un purissimo
nitore di linee. Il repertorio specifico è rappresentato
da due compositori sovietici di opposto carattere:
elegiaco, denso di tramonti sulla Neva, Solotarev; intriso
di fumi di acciaierie, Kusjakov, un futurista poeta
della macchina. Tra i contemporanei, Franco Donatoni
compare con un brano della sua produzione degli ultimi
anni. (…) Per Episoden, Figuren, Kagel prevede che
l’esecutore, al termine del brano faccia una smorfia al
pubblico. Mancando il supporto video, potete supplire
tenendovi davanti uno specchio, e provvedendo da soli; nel
qual caso, però, ricordatevi anche di applaudire, perché
ciò che Rojac riesce a fare in questa festa
dell’intelligenza – dove i luoghi comuni da abbonati
atavici alle stagioni sinfoniche cumulative di prosa e
conferenze vengono messi in ridicolo con sottile
puntualità – è il miglior biglietto da visita che uno
strumento, culturalmente ancora in fasce, possa
esibire.
Alessandro Zignani,
sul mensile d’informazione discografica Musica,
giugno 2002
In un compact di recentissimo conio, il
musicista triestino Corrado Rojac celebra i fasti della
fisarmonica, uno strumento che le grandi sale, quelle in
cui pulsa la vita musicale che conta, stentano a ospitare.
Questa
fisarmonica particolare – quella da concerto con doppia
bottoniera e rigorosamente
a bassi sciolti, da lui
usata con rara abilità – ha fatto breccia nei Paesi del
Nord e dell’Europa orientale, meno in Italia dove pur
vanta illustri origini. (…) Non è certo un caso che lo
stesso Corrado Rojac, diplomato anche in pianoforte e in
violoncello (studi al Tartini con Libero Lana),
abbia ottenuto la cattedra d’insegnamento del suo
strumento là dove esso è più coltivato, al Conservatorio
di Fermo.
Spesso
applaudito dalle nostre parti, pluripremiato in importanti
concorsi e accreditato ambasciatore della fisarmonica da
concerto, Rojac ha assemblato per le edizioni della RS (Real
Sound) un accurato cofanetto della durata di quasi un’ora
e dal quale si apprezza l’eccellenza esecutiva ma anche il
rigore del repertorio.
Rifuggendo
dalle pagine di facile effetto (dai
Voli del calabrone,
tanto per intenderci) in cui pur sa provocare ammirato
stupore, Rojac privilegia opere originali per fisarmonica
e affida il suo compact alle tre direzioni di una
plausibile antologia. Dapprima un breve excursus nel
barocco destinato alla tastiera, con Frescobaldi e Bach
restituiti da Rojac con austerità e autorevolezza.
Quindi un
riconoscimento alla letteratura odierna russa con
Preludio e
Nevicata notturna di Vladislav Solotarev, scomparso a
trent’anni, e con Anatoli Kusjakov, la cui Sonata in
quattro tempi suona incredibilmente coinvolgente,
fantasiosa e possente.
Infine, nel
terzo sentiero, c’è la sperimentazione legata alla
suggestione timbrica della fisarmonica avvertita da Franco
Donatoni (Feria IV) e da Mauricio Kagel (Episoden, Figuren).
Accuratamente
realizzato e dotato di buona profondità di suono, il disco
è tanto inconsueto quanto coinvolgente all’ascolto.
Claudio Gherbitz,
sul
quotidiano triestino Il
Piccolo, 18 aprile 2002
Note Musicologiche
Sound file
(brano contenuto nel CD)
|